L’azienda di farmaci Americana Pfizer è stata citata in tribunale, ed è stata condannata al risarcimento delle vittime di Kano, Nigeria, che, secondo le famiglie delle vittime, sono state deformate o uccise come risultato di test clinici con un antibiotico a largo spettro chiamato Trovan. Test del DNA saranno usati per stabilire la validità delle asserzioni delle famiglie delle vittime, e delle vittime che hanno deformità fisiche come risultato di questo farmaco.

Nel 1996, durante un’epidemia di meningite, colera e il morbillo, si dice che la Pfizer ha condotto dei test clinici illegali con il medicinale Trovan Floxacin, un antibiotico ad ampio spettro su di più di 200 bambini, nello stato Nigeriano di Kano. Le famiglie nigeriane sostengono che la Pfizer violò gli standard internazionali quando non ottenne adeguati consensi dai parenti per testare questo antibiotico sperimentale. Dei 200 bambini a cui fu somministrato il farmaco, 11 morirono e 189 riportarono danni fisici, tra cui anche paralisi, cecità e danni celebrali.  Una corte Nigeriana, pero, potrebbe fermare tutte le procedure. I test del DNA necessari per identificare le vittime e I loro parenti dovevano essere eseguiti da un’equipe di scientisti americani, pero il tribunale Nigeriano ha ordinato alle procedure del test di fermarsi. Le famiglie di quasi 200 vittime dei test clinici del 1996 si sono riuniti per presentare un caso in cui obiettano ai test del DNA delle vittime, asserendo che non ci sono delle verificazioni indipendenti dei campioni di DNA, questi test sono necessari per poter identificare le vittime ma i rappresentati di queste famiglie si chiedono come possono essere sicuri che il DNA sia prelevato dalle vittime e non da altri bambini in Nigeria. Le vittime stanno cercando di fermare la Pfizer dall’avere alcun controllo giudiziario sulla questione.

Uno dei problemi principali è il fatto che il numero di persone che hanno fatto la domanda per il risarcimento ha superato il numero di persone che hanno preso parte nei test clinici. Gli avvocati delle famiglie delle vittime hanno richiesto che i test del DNA si fermino. Secondo loro questi test non sono stati fatti in modo equo e hanno rifiutato l’offerta della Pfizer di 35 milioni di dollari di risarcimento. Stanno richiedendo una ricompensa invece di almeno 2.75 bilioni di dollari. Loro asseriscono che la Pfizer si è avvantaggiata dell’analfabetismo di queste persone. La Pfizer sostiene di aver ottenuto il consenso orale dei genitori e dei tutori dei bambini e l’autorizzazione del ministero della Sanità di Kano (documento questo contestato dall’accusa), e sostiene inoltre che i danni sono una conseguenza della meningite e non del farmaco. L’anno successivo al test clinico in Africa, la Pfizer presentò all’agenzia americana Food and Drug Administration (FDA) il farmaco per l’autorizzazione alla commercializzazione, autorizzazione che ottenne ma ad esclusione dell’uso pediatrico. In seguito a casi di grave sofferenza epatica collegabili al Trovan, l’FDA ne consigliò l’uso solo in casi di emergenza. Il farmaco non è commercializzabile nell’Unione Europea.